venerdì 1 settembre 2017

L'angolo di Gio: Il giardino degli orrori, Didier Daeninckx




Il giardino degli orrori, Didier Daeninckx


Didier Daeninckx è un autore del polar francese che andrebbe riscoperto: un raro esempio della capacità di coniugare trame poliziesche con gli aspetti della realtà socio-politica circostante. 
In questo romanzo - purtroppo reperibile solamente nell'edizione del Giallo Mondadori - non si smentisce affatto, rimanendo fedele ai tratti distintivi della sua produzione narrativa. Ma andiamo con ordine, partendo dalla storia…  

Maxime Lisbonne è un navigato giornalista di cronaca nera che si sta occupando di un caso raccapricciante: il ritrovamento dei corpi di alcune bambine, uccise dopo essere state seviziate. Al suo rientro a Parigi, Lisbonne riceve un messaggio da Tournaire, un ex collega che chiede di incontrarlo per una questione importante. Quando Tournaire viene assassinato, il nostro protagonista si troverà ad indagare su una vicenda piena di incognite, che lo condurranno a fare i conti poteri occulti sempre pronti ad affilare le armi. 
La trama del romanzo è lineare, di impianto prettamente chandleriano. Maxime Lisbonne, da novello Marlowe, si muove in una Parigi acida e sulfurea, sporca e cattiva, alla ricerca di una verità nascosta dietro una montagna di interessi, sotterfugi ed ipocrisie. Interroga persone, pesta piedi, crea preoccupazioni negli interlocutori non fermandosi davanti a niente al fine di raggiungere il risultato.
Sullo sfondo, assistiamo al lento sgretolarsi di una società in cui i raggiri fraudolenti, i postumi della Guerra d'Algeria e l'intervento di poteri forti (vedi lo spionaggio) sono come spine del fianco, difficili da estirpare dal corpo sanguinante di una Francia che vive un momento di transizione. 
In conclusione, si tratta di un noir dal solido impianto civile, sorretto da un plot realistico e scritto da un autore "con le palle": uno dei grandi del genere che, probabilmente, meriterebbe maggiore attenzione da un sistema editoriale ormai abituato a distinguere tra figli e figliastri.


Consigliato a: tutti gli amanti del polar francese ed a coloro che vogliono fare la conoscenza di uno degli autori più noti del genere, celeberrimo in patria ma ormai dimenticato nel nostro paese.


Voto: 7/10

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