mercoledì 14 febbraio 2018

Dove siamo arrivati... - Mely

Buongiorno lettori!
Oggi parliamo di cosa ho comprato, ricevuto e letto dall'inizio dell'anno a oggi.


Partiamo col dire che io personalmente ho comprato pochissimo, però c'è stato il mio compleanno, quindi i regali non sono mancati e sono arrivati in anticipo quelli di San Valentino... perciò... IO SONO INNOCENTE!!! 😜

Unico libro entrato fino ad ora e non ancora letto è La ragazza delle perle, di L. Riley. Questo è il quarto libro della serie delle Sette Sorelle, di cui ho letto i primi due e - se tutto va bene - mia madre mi renderà il terzo a fine mese (così finalmente potrò leggerlo anche io!).

Ho poi fatto un salto in biblioteca per recuperare Quaderni giapponesi 1 e2, di Igort, due graphic novel in cui l'autore racconta la sua esperienza in Giappone. Nel primo volume parla del metodo lavorativo e del Giappone artistico-letterario, mentre nel secondo (che onestamente mi è piaciuto di più) racconta alcune tappe di un viaggio che mostrano delle zone particolari, legate alla storia o a qualche leggenda... Sono abbastanza facili da leggere e i disegni sono molto carini nonostante lo stile non sia tra i miei preferiti.

Tra i libri entrati e già letti, il numero si alza un pochettino...
Innanzitutto abbiamo un bellissimo libro grafico da sfogliare, L'arte di Harry Potter, che presenta bozzetti e quant'altro di grafico sia stato necessario per la produzione dei film. Personalmente l'ho apprezzato tantissimo sotto tutti i punti di vista: affettivo, perché me l'ha regalato l'omino; fandom, perché amo H.P.; grafico, perché i disegni sono veramente bellissimi. Il libro è diviso in capitoli, quindi tutto viene presentato secondo una logica.
Abbiamo poi un ambo di testi di Stefan Zweig, ovvero Lettera di una sconosciuta e Tramonto di un cuore. Che dire di questi due libri? Zweig è sempre Zweig, tuttavia tra il primo ed il secondo titolo i pareri sono abbastanza contrastanti: mentre la Lettera mi è sembrato profondo, coinvolgente e straziante, Tramonto mi è sembrato ripetitivo, noioso e assurdo. Nel primo caso si parla di un autore che, appunto, riceve una lettera da una sconosciuta. La ragazza gli racconta la sua storia, l'amore per un uomo che non si è mai davvero accorto di lei, fino ad una conclusione (personalmente) da lacrime. In Tramonto di un cuore abbiamo invece la storia di una famiglia in vacanza: madre, padre e figlia di circa 20 anni. Il padre scopre che la ragazza ha passato la notte nella camera di uno sconosciuto e subito inizia a fare pensieri del tipo "chi avrà avuto mia figlia? chi ha toccato la mia bambina?" e li ho trovati veramente esagerati.
Sempre sull'onda dell'insoddisfazione, troviamo La strana biblioteca, H. Murakami. Ho capito che io e questo autore non ci possiamo trovare... Un ragazzino si reca in biblioteca per restituire dei libri, poi chiede di poterne prendere altri e la ragazza al bancone gli dice di andare in una stanza nello scantinato. Qui il giovane viene accolto da un uomo un po' strano, che gli fa tornare alla mente dei ricordi... e gli succederanno cose strambe: incontrerà un uomo-pecora e una ragazza che probabilmente non esiste. Il tutto porterà ad un finale che mi ha lasciata così:  "mh... e quindi? 😶".
Passando ad una via di mezzo, Il tempo di Andrea, di M.R. Valentini mi ha dato le risposte per molte domande che si erano formate al termine di Magnifica, tuttavia non mi è piaciuta la scelta dell'autrice di non far spostare il personaggio. non posso dire troppo, di questo libro, perché svela ciò che è successo ad Andrea e rischierei quindi di fare spoiler per chi non ha ancora letto il testo precedente.
Gli ultimi due libri di questa categoria, invece, mi sono piaciuti tanto tanto tanto.
Peter Cameron per me è praticamente una certezza e il suo Paura della matematica è stato spiazzante! Non amo particolarmente i racconti, ma questi sono stati veramente ben scritti e coinvolgenti, la lunghezza non è stata pesante e mi sono persino affezionata ai personaggi. Non saprei nemmeno definire il filo conduttore, che potrei dire essere l'amore, ma così è troppo banalizzato. Consiglio solo di leggerlo, perché merita davvero.
Ultimo ma non per importanza, un fantasy uscito da pochi giorni: Shadowbalck. Il fuggitivo, di Sebastien De Castell. La trama di questo libro è davvero molto semplice e a tratti prevedibile, almeno fino ad un certo punto. D'altra parte di tratta di un romanzo per ragazzi, quindi può anche starci... Invece, poi, la storia prende una piega veramente emozionante che, abbinata alla scrittura piacevole, blocca il lettore sulle pagine finché non arriva alla fine. Il protagonista è un giovanotto di 15 anni, Kellen, che deve superare degli esami per avere il suo nome da Mago. Peccato che non abbia ancora acceso nessuna "fascia magica"... Sinceramente, non vedo l'ora di avere il seguito fra le mie mani!


Vediamo, velocemente, quali sono stati i libri che avevo già a casa e che finalmente hanno avuto il loro momento.

Prima di tutto, ho letto due dei dossier sull'arte che avevo recuperato alla Giunti: Hokusai e Depero. nonostante qualche errore di editing, sono abbastanza ben fatti e interessanti. Raccontano le vite degli artisti e le loro fasi accompagnando il tutto da immagini meravigliose. Tuttavia, risultano un po' pesantini nella lettura...
Un libro sfortunello è Le donne di Kafka, di cui - se non ricordo male - vi avevo anticipato qualcosa nel post dei regali di Natale. Purtroppo non sono riuscita a terminare questa raccolta di racconti: li ho trovati senza capo né coda, noiosi e senza scopo. Non sono riuscita ad andare oltre la metà del terzo. Altra raccolta, che invece ho terminato e di cui vi abbiamo già parlato io e Gio, è Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, R. Carver: libro letto insieme a lui e di cui vi lascio la recensione di coppia.
Ho poi deciso di continuare la serie manga Fullmetal Alchemist leggendo il volume 11: non sono rimasta pienamente soddisfatta, inizio a trovare un po' ripetitiv la storia e quindi penso che piano piano terminerò i volumi che già possiedo per poi metterla momentaneamente in pausa.
Chiudiamo in bellezza con un libro che è stato veramente stupendo.
*rullo di tamburi, prego!*
Sto parlando di... 
Il marchio della peste, di K. Sands
Si tratta di un libro per ragazzi, nonché secondo volume della serie Blackthorn - di cui avevo letto il primo, Il codice Blackthorn, proprio a gennaio del 2017. Ritroviamo Christopher e i suoi amici sempre nei guai e sempre alle prese con un mistero da svelare. In questo caso, i giovanotti dovranno capire cosa si cela dietro all'epidemia di peste e a due tizi un pochino... ehm... particolari. Lettura scorrevolissima, storia avvincentissima e io sto in ansissima perché voglio subito il terzo volume ma temo dovrò aspettare ancora un bel pezzo.

Dopo questo lunghissimo sproloquio, io vi saluto e vi ringrazio per il tempo speso per leggere i miei discorsi incasinati.

Buone letture a tutti!

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