venerdì 13 ottobre 2017

L'angolo di Gio: L'audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle miserabili monache, Marco Marsullo




L'audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle miserabili monache, Marco Marsullo

Siamo alla casa di riposo Villa delle Betulle e facciamo la conoscenza del protagonista Agile, antico bucaniere della vita, e dei suoi compari: l'accomodante Guttalax, l'attempato playboy Rubirosa e il mago della fionda - seppur affetto dal morbo di Parkinson - Brio. Quattro vecchietti temerari che vogliono sottrarsi alle continue vessazioni delle  suore dell'ospizio, soprannominate MM (Miserabili Monache). 
Durante una gita a Roma, concepita per assistere ad una benedizione papale, il gruppetto di vegliardi se la svigna di soppiatto per andare a compiere l'ultima, clamorosa bravata: occupare la sede di Rete Maria per recitare il rosario in diretta tv. 
Ce la faranno i nostri eroi a raggiungere il loro intento?

Ricorderete sicuramente Amici Miei parte III… 
Ebbene, le somiglianze/assonanze del plot con le vicende del Conte Mascetti & C. sono più che evidenti. 
Marsullo, che aveva già dimostrato il suo talento con il folgorante esordio di Atletico Minaccia Football Club rivelando un notevole senso dell'umorismo all'interno del collaudato meccanismo della commedia all'italiana, anche in questo libro non si smentisce: raccontando il tragicomico lampo di libertà di quattro uomini giunti al "canto del cigno", riesce nell'intento di fotografare la terza età in maniera ironica, seppur abbinata ad una giusta dose di cinismo e disincanto.
Alla fine, dietro una patina di comicità, intravediamo ben altro: importanti riflessioni sulla vita e sulla morte, sull'amore perduto, sul senso dell'amicizia e sulla dignità della vecchiaia. 

Non tutto scorre liscio come l'olio: di tanto in tanto il meccanismo narrativo mostra un po' la corda e dunque, per rivitalizzare il tutto, Marsullo sceglie la strada della risata ad effetto. 
Nonostante tutto, la lettura è scorrevole, gradevole, e lascia dietro di sé uno strascico di piacevole malinconia: un buon risultato per un libro che, sulla carta, risulterebbe classificabile tra quelli di mero intrattenimento.


Consigliato a: coloro che amano la commedia all'italiana trasposta in lettere, dove una lacrima o un filo di malinconia sono sempre in agguato dietro la più semplice ed innocente risata.


Voto: 6,5/10  


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