venerdì 2 marzo 2018

C’è del Giallo in Danimarca? 10 autori da conoscere



Dopo esserci occupati delle crime fiction svedesi e norvegesi, è venuto il momento di esaminare da vicino il poliziesco danese. Si tratta di un altro movimento in grande crescita che, seguendo l’onda montante della letteratura scandinava, ha trovato il suo posto al sole nel panorama letterario europeo.
In principio fu Peter Høeg…
È innegabile che Il senso di Smilla per la neve sia stato il primo libro giallo danese ad ottenere una certa visibilità a livello internazionale. Nonostante Høeg sia tutt'altro che uno scrittore di genere, con questo romanzo riuscì a catturare l’attenzione e a far conoscere al mondo intero un paese e, soprattutto, un’enclave letteraria rimasta a lungo sullo sfondo del palcoscenico "che conta".
Purtroppo, l’exploit dell’autore di Copenaghen rimase a lungo un caso isolato: per lunghi anni non si sentì più parlare dei giallisti nati in Danimarca, che rimasero un’entità sconosciuta per gli stessi addetti ai lavori.
Nell'ultimo lustro, però, qualcosa è cambiato. Sono numerosi gli scrittori di talento che, incuneandosi nel solco tracciato dai cugini svedesi, si sono fatti conoscere ed hanno dato il loro contributo ad un genere in netta ascesa.
In Italia, in particolare, il thriller danese deve la sua improvvisa esplosione all'intuizione di due case editrici – Marsilio e Iperborea – le quali hanno presentato al pubblico di casa nostra autori che, altrimenti, sarebbero rimasti relegati in un eterno limbo.
Per fornire un adeguato panorama del giallo/noir danese, ci sembra essenziale parlare dei suoi narratori più rappresentativi. Fedeli a questo assunto, abbiamo selezionato 10 autori che, da qualche tempo a questa parte, si sono imposti con le loro opere ottenendo un ottimo riscontro nel gradimento del pubblico.
Ed allora, giunti a  questo punto, non ci resta che dare il via alle danze e fare la conoscenza di questi dieci paladini della Danimarca nel mondo (letterario… ma non solo).        


1) Peter Høeg (1957): A torto o a ragione può essere considerato il capostipite del Giallo Danese contemporaneo. Con Il senso di Smilla per la neve ha conquistato fama internazionale, ottenendo ovunque premi e riconoscimenti (tra cui il Dilys Award nel 1994). Si tratta di un romanzo atipico, ambientato tra Copenaghen e i ghiacci della Groenlandia, avente come protagonista una donna – Smilla Jaspersen – che, sfidando la polizia, comincia un’indagine personale, ricorrendo a ogni mezzo pur di arrivare alla verità. Nonostante la carriera di scrittore di Høeg si sia incanalata in territori molto diversi dal giallo, rimane incontestabile l’importanza di quest’opera nel panorama letterario danese, avendo dato il la ad un movimento che fino a quel momento era del tutto inconsistente.

2) Jussi Adler-Olsen (1950):  Con la serie dedicata alla Sezione Q ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico, vendendo milioni di copie nel mondo: i suoi romanzi sono stati pubblicati in  36 paesi ed hanno conseguito importanti riconoscimenti. Questo reparto della polizia danese, diretto da Carl Mørck, si dedica alla risoluzione dei cosiddetti cold case: vecchi e polverosi casi per cui non è mai stata trovata la soluzione. Si tratta di indagini spesso associate ad avvenimenti brutali e violenti: persone scomparse, omicidi ed enigmi di ogni genere che restano irrisolti per anni… fino al provvidenziale intervento della squadra. La donna in gabbia è il primo volume della serie, che attualmente è giunta al settimo episodio: Selfie.

3) Sara Blædel (1964): In Danimarca è una vera e propria star: ha venduto nel corso degli anni due milioni di libri (su circa sei milioni di residenti). In Italia stiamo imparando solo ora a conoscerla: è recentemente uscito il suo ultimo thriller, Le bambine dimenticate, con protagonista l’ispettore di polizia Louise Rick. Capo del Dipartimento delle Persone Scomparse, la Rick è una donna che nasconde un animo materno sotto la scorza dura. Oltre ad essere scrittrice, Sara Blædel ha fondato la prima casa editrice danese interamente dedicata ai romanzi gialli e ai thriller americani.
“Blædel è una delle migliori che io conosca” ha dichiarato un grande autore come Connelly: e del vecchio Michael possiamo sicuramente fidarci!


4) Anna Grue (1957): Ex giornalista, ha riscosso uno straordinario successo di pubblico con il personaggio di Dan Sommerdahl, il "Detective Calvo". Cinico e sentimentale, brillante e spiritoso, questo detective improvvisato è diventato un beniamino degli amanti del giallo grazie al suo acume ed alla sua straordinaria umanità. Le vicende sono ambientate nella cittadina di Christianssund: un luogo affacciato sui fiordi, tranquillo solo in apparenza. Nessuno conosce il mio nome, il primo romanzo della serie, è anche quello che ha donato alla Grue notorietà internazionale.
L’intera saga è stata nominata al Premio SNCF, uno dei più importanti riconoscimenti del polar francese.
  
5) Olav Hergel (1956): Noto giornalista in patria, ha collaborato con i più importanti quotidiani. È stato insignito del Premio Cavling, il più alto riconoscimento della stampa nazionale per un’inchiesta sui centri di accoglienza danesi. Il suo primo romanzo, intitolato Il fuggitivo, ha scatenato un vespaio di polemiche ed è diventato un bestseller da cui è stato tratto un film di successo. Il suo principale merito è stato quello di esaminare il problema dell’immigrazione non dal punto di vista di chi ha paura dell’arrivo di orde di sciamannati, ma da quello di chi arriva in un  paese sconosciuto ed è costretto a sentirsi immigrato in eterno. I libri di Hergel hanno profondamente scosso l’opinione pubblica, tanto da costringere la sfera politica ad intervenire per modificare le leggi vigenti.
  
6) Christian Mørk (1966): In Italia è conosciuto soprattutto per Darling Jim (2007), un libro a metà strada tra il giallo e l’horror che in patria ha venduto migliaia di copie ed è stato tradotto in tredici paesi. Il romanzo – pubblicato in Italia da Marsilio – è un moderno thriller gotico, profondamente ispirato alla mitologia irlandese, che reinterpreta in chiave contemporanea la figura del licantropo. Di questa originale fiaba per adulti, che riesce nel difficile intento di raccontare al lettore la seduzione del male, Critique Libres ha detto: “(…) incredibilmente ben congegnato, con un’ottima alternanza di leggenda, dramma e passione amorosa, il tutto mescolato in un riuscitissimo noir”.

7) Dan Turèll (1946-1993): Scrittore, poeta e giornalista, è stato uno dei principali protagonisti della scena culturale danese di fine Novecento. Scomparso prematuramente all'età di 47 anni, è stato comunque artefice di una smisurata produzione: 87 titoli in poco più di una ventina d’anni di carriera. Grazie al garbato antiautoritarismo e all'inimitabile sarcasmo, è diventato uno degli autori più amati di Danimarca. Assassinio di lunedì, pubblicato in Italia da Iperborea, fa parte di una serie di dodici gialli che hanno trasformato Turèll in una sorta di Chandler danese: è riuscito a raccontare con sguardo smaliziato la Copenaghen hard-boiled degli anni Settanta, piena di inquieti teppisti e trafficanti di droga, prostitute ed avventurieri della notte.


8) Jesper Stein (1965): Ha alle spalle un passato di giornalista d’inchiesta ed inviato di guerra. Valente critico letterario, dal 2006 è membro dell’Accademia danese del poliziesco. La sua prima opera in questo campo, Il tempo dell’inquietudine, è stata giudicata tra i migliori esordi del genere di sempre. Il protagonista dei suoi romanzi, Axel Steen, è senza dubbio l’ispettore più spregiudicato e irriverente del corpo di polizia danese. Si tratta di uno sbirro un po’ bullo, che fuma hashish, ma che cerca costantemente di mettere la parola fine a quelle orribili storie di abuso ed abbandono che tormentano la città, sperando di riportare l’ordine per le strade e – soprattutto – dentro di sé.

9) Flemming Jensen (1948): Rappresenta una specie di Giorgio Faletti danese: oltre ad essere uno stimato scrittore, è uno degli attori comici più popolari nel paese. La sua indole umoristica è stata costantemente accompagnata da un notevole impegno sociale. In Italia, ad oggi, è stato pubblicato un unico libro: Il blues del rapinatore.
I suoi romanzi, apprezzati da pubblico e critica, sono dinamici e trascinanti. Si tratta di gialli ben costruiti, dal ritmo serrato, ma in grado di essere allo stesso tempo ironici e disinvolti. La caratteristica principale di Jensen è quella del farsi beffe dei giochi della politica e del potere mentre è intento a svelarne i meccanismi più subdoli e meschini.
  
10) Anders Bodelsen (1937): Scrittore piuttosto prolifico, appartenente al cosiddetto neo-realismo danese, si è affermato a partire dagli anni ’60 con altri autori come Christian Kampmann e Henrik Stagerup, tanto da diventare il maggiore esponente di questa corrente. I suoi romanzi presentano i tratti essenziali della letteratura thriller, mostrando una particolare attenzione al materialismo ed alle contraddizioni tipiche della classe media. Il suo libro più noto è sicuramente Pensa un numero (1968), pubblicato in Italia da Iperborea (tanto per cambiare!), dal quale sono stati tratti ben due film: il più celebre è L’amico sconosciuto, sceneggiato dallo stesso Bodelsen.

E siamo giunti alla fine della nostra panoramica!
Chiudiamo il nostro resoconto con un quesito che sorge spontaneo: quanto può contare la posizione geografica nella cultura di un paese? In questo caso tantissimo…
Il Giallo Danese rappresenta un interessante ibrido tra due modi diversi di interpretare la narrativa di genere. Pur rientrando di diritto nell'alveo dorato della letteratura scandinava, ha subito evidenti contaminazioni dai vari movimenti continentali (principalmente quello tedesco). Di conseguenza, se dai cugini svedesi e norvegesi ha preso alcune delle caratteristiche ricorrenti nel poliziesco nordico – l’attenzione ai problemi politici e alle questioni sociali, in primis – allo stesso tempo ha molti punti in comune con le altre correnti europee: la capacità, ad esempio, di coniugare l’affascinante struttura del giallo classico con la coinvolgente dinamica del thriller.
Ci congediamo, sperando di aver fornito un quadro d’insieme esaustivo e documentato di quello che è il Giallo danese contemporaneo. 

Gio*

Gli articoli relativi agli altri paesi scandinavi si trovano nella pagina della rubrica, che trovate cliccando sul mio nome (appena sopra).


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